(conosciuto come
Callisto di Lodi). Pittore italiano. Figlio di Martino,
si formò a Brescia, risentendo dell'influenza di V. Foppa, del Moretto e
del Romanino, che stilisticamente ricorda in molte delle sue opere
(
Natività, Brescia, pinacoteca). Dipinse preferibilmente soggetti
religiosi:
Visitazione (1525, Brescia, Santa Maria in Calchera);
Deposizione (1527, parrocchiale di Esine), opera nella quale è
sensibile il forte fascino esercitato su
P. dalle stampe di Dürer;
Storie di Cristo (Lodi, Santa Maria dell'Incoronata), a completamento
dell'opera lasciata incompiuta dal padre. Fra i dipinti di soggetto profano
ricordiamo il
Concerto (Filadelfia, Collezione Johnson). La produzione
tarda (
Madonna e santi, Milano, pinacoteca di Brera;
San Girolamo,
Milano, Santa Maria presso San Celso;
Nozze di Cana, Milano, monastero di
Sant'Ambrogio) mostra un progressivo distacco dalla tradizione bresciana e un
accostamento a modi artificiosi e a colori cangianti che, soprattutto negli
ultimi anni, segnano una palese involuzione (Lodi 1500-1562).